le acque generose gli restituiranno...
come a quella facciulla addormentata all'ombra del vulcano,
che nel silenzio della notte gelata intona il suo canto lontano,
aggiungendo Poesia pura e generosa alla Poesia stessa del fiume,
illuminando come faro in piena notte la maestosità delle sue piume,
mentre il vento le sussurra il canto melodioso di un vecchio bardo,
cullandola tra le braccia indolenzite di un mondo astratto e beffardo...
Taliesin, il bardo
Taliesin, il bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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