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Vecchio 13-01-2013, 10.27.17   #6745
Chantal
Cittadino di Camelot
 
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Registrazione: 28-07-2011
Messaggi: 203
Chantal sarà presto famosoChantal sarà presto famoso
A rileggervi, sembra non sia passato tanto tempo..


Grazie di cuore.


Vorrei cogliere un pensiero per ciascuno di voi, un pensiero che leghi nel mio cuore il ricordo di voi..


Lady Altea,
ho sempre sentito l'affetto sincero che non avete mai smesso di riservarmi, per questo, perchè non rimaniate orfana di un Angelo della vostra collezione, vorrei impegnarmi in una promessa.
Un giorno, se Dio vorrà, ricamerò un Angelo su una tela semplice, e mi piacerebbe che esso possa raggiungere tutti gli Angeli più belli che custodite nel vostro cuore.
Sapete, ne ho ammirato uno sfogliando una prestigiosa rivista di ricami, è particolarmente delicato, ed è quello che ho in mente per voi.
Ma, perdonatemi, non posso inserire l'immagine per potervelo mostrare, vi dico solo che sfavilla di candore nel suo abito celeste.. e promette Luce e Gioia.


Lady Gonzaga,
Voi che della poesia siete la signora, e in questo reame molte volte mi avete toccato profondamente con sentimenti di commozione, oggi che avete appreso del mio cuore, vorrei lasciarvi in custodia questi versi di lord Tennyson, e sono certa che non faticherete a comprendere perchè io li conservi con gelosia.. sono certa che vi doneranno emozione:


La dama di Shalott.

Poco lontano da Camelot sorgeva
la rocca di Shalott,
posta su di un isolotto nel mezzo
del fiume Avon
che attraversa la città.
Nella rocca di Shalott viveva una giovane fanciulla,
la Dama di Shalott,
il cui nome,
Elaine di Astolat,
non era conosciuto da alcuno,
e che si diceva essere bellissima.
La Dama aveva passato
tutti i suoi 22 anni
d’ età
sempre rinchiusa nella torre più alta del castello,
quella che guardava verso la ricca
e festosa Camelot.
Non era mai uscita e passava
il suo tempo a tessere.
Sua madre era morta
poco dopo il parto
e suo padre era stato ucciso
in guerra.
Era triste la Dama,
molto triste.
Su di lei gravava
una pesante maledizione:
il giorno in cui avrebbe
osato guardare fuori dalla finestra
in direzione di Camelot
o uscire dalla Rocca
sarebbe morta.
Per questo la Dama passava
il suo tempo nella sua stanza
in cima alla torre
a tessere una magica trama
in cui erano intessute
le vicende del mondo
che lei osservava attraverso
uno specchio d’argento
incantato che rifletteva le luci
e le immagini di Camelot
e dei campi di grano
intorno a Shalott.
Sua madre prima di morire
aveva rivelato il suo nome
ed il suo destino
solamente alla fedele
balia Isotta,
credendo, cosi, di impedire
alla maledizione di fare il suo corso.
L’origine della maledizione
che gravava sulla Lady di Shalott
risaliva a 22 anni prima,
quando Morgana, la sorella di Re Artù,
al momento del concepimento incestuoso
di suo figlio, Mordred,
ebbe una visione:
vide Lancillotto arrivare a Camelot
e lo vide invaghirsi di Ginevra,
moglie di re Artù.
Poi, a distanza di un paio di anni
Lancillotto avrebbe incontrato la Dama di Shalott,
se ne sarebbe innamorato,
l’avrebbe sposata
e il matrimonio tra Ginevra e Artù
sarebbe stato salvo.
Questo per Morgana significava
che lei non avrebbe mai potuto
regnare su Camelot
assieme al suo amato fratello Artù
e suo figlio Mordred
non sarebbe mai salito al trono.
Di conseguenza si recò
dalla madre della Dama di Shalott,
ormai al suo nono mese di gravidanza,
e le lanciò una terribile maledizione:
"Tua figlia sia maledetta,
Lady Maere,
che ella non possa mai guardare
il mondo dalla sua finestra
e che non possa mai uscire dalla rocca
o il prezzo sarà una morte atroce.
Io Morgana Pendragon,
figlia di Ygrajne,
la maledico ora nel tuo grembo affinché
la vita che porto nel mio, ne sia pegno.
Nulla potrà spezzare questa maledizione
e per il nome di tua figlia
io ti proibisco di parlare con chiunque
di quanto hai sentito oggi
e gli dei mi siano testimoni."
Lancillotto giunse alla corte di Artù
quando il Re e Ginevra erano sposati da 5 anni.
Egli divenne subito il campione di Ginevra
e il migliore tra i cavalieri,
trascorreva gran parte del tempo
in giro per il regno
e distante da Camelot
a causa del suo amore segreto
per la Regina.
Però egli torno a Camelot
in un pomeriggio d’estate,
cavalcando al passo
per la prima volta
davanti alla Rocca di Shalott.
La sua immagine
di cavaliere bellissimo e valente
venne riflessa dallo specchio
della Dama che se ne invaghì
immediatamente e presa
da un amore ardente
decise di guardare fuori dalla finestra
per osservare il suo amore
con i suoi occhi.
Nello stesso istante in cui
la Dama guardò Lancillotto,
anche egli la vide
ed ella seppe che il cuore
di Lancillotto
sarebbe per sempre appartenuto a Ginevra
e che il suo amore non aveva alcuna speranza.
Proprio in quell’istante
la maledizione si avverò,
lo specchio si spaccò
e cadde a terra
e la Dama capì
che la sua sorte era segnata.
Immediatamente corse dalla balia,
le rivelò di avere sfidato la maledizione
per amore e,
con il cuore spezzato,
decise di fuggire
per andare a morire
il più lontano possibile dall’uomo
che non avrebbe mai potuto
essere suo.
La sera stessa, di nascosto,
la Dama fuggì dalla rocca e,
su di una barca,
scese lungo il fiume Avon
scomparendo per sempre
dalla vista di tutti.
La barca ricolma di Gigli
giunse alla corte del Re.
Era una meraviglia a vedersi
veleggiare leggiadra sul fiume,
recando con sé
il corpo senza vita
di una damigella
bella oltre ogni dire.
di bianco vestita,
adagiata tra i fiori,
recava nelle sue mani una lettera
destinata alla corte intera.
"...A tutti i cavalieri della tavola rotonda, salute!
Io, Elaine, damigella di Escalot,
vi rendo noto che
morii d’amore
e, se domandate perché,
vi dirò
che fu per il più valente,
ma anche per il più
crudele cavaliere del mondo,
ch’ha nome Lancillotto del lago,
che vanamente pregai
con pianti e singhiozzi
ch’avesse di me mercè.
Dio mi è testimone
che sono morta vergine e pura.
Lancillotto, cavaliere senza pari,
pregate per me!..."


Lady Elisabeth,
Mi usate parole di straordinaria bellezza e dolcezza. E ve ne sono immensamente grata.
Sapete, Padre Pio scriveva:
" Per le anime amanti di Dio, le tribolazioni sono più preziose dell'oro e del riposo.."
Per questo non dispero..
A voi rivolgo un invito, se vi fa piacere, e qualora voleste accoglierlo mi fareste un dono speciale; ricongiungere per un momento le mie preghiere alle vostre, e domandare a Nostro Signore che porti un miracolo in tutte le case. Tutte, fino all'ultima ai confini del mondo.


Sir Hastatus,
ho memoria di tante cose di camelot, anche dei vostri viaggi, e tra un po' festeggerete il vostro primo anniversario del viaggio in America.
L'America.. di quel paese avrei voluto vivere un momento speciale, assistere ad un concerto di Elton John in New York ma mai si avverò quel mio sogno, invece, vorrei lasciare a voi uno di quei suoi momenti indimenticabili, la sua esibizione dal vivo in Central Park, come augurio che mille altri vostri sogni possano avverarsi come quel viaggio..



Guisgard,
si dice che la bellezza cada dagli occhi di chi guardi..
E dai vostri ne cade di così tanta.. ma, a cosa vale scriverlo.. per voi parla il vostro cuore..
Una volta mi avete donato un momento di tenerezza che mai più ho potuto scordare.
Vi domandavate cosa Fred Astaire potesse mai sospirare all'orecchio di Jinger per farle passare il broncio e sfiorare il suo cuore..
Io.. ho sempre trovato che sulla vostra bocca stessero alla perfezione queste parole..
Ascoltatele.. vi appartengono.. e ve ne faccio dono..



Taliesin,
Vi ho tenuto per ultimo perchè.. perchè..
quello che pensate di me è forse la cosa più bella che abbia mai immaginato di poter provare.
Il seggio periglioso..
Einstein una volta disse:
Chiunque è un Genio, ma se giudicate un pesce dalla sua abilità di salire su un albero, passerà tutta la sua vita credendo che sia uno stupido. – A. Einstein
Ed io che non ho mai saputo nutrire fiducia in me stessa, oggi sento che quest'affermazione è vera, ciascuno ha una sua genialità, intesa come capacità di stupire, e stupire se stessi.
E voi mi avete stupita lasciando che mi stupissi di me stessa, e sento che quel seggio vorrei davvero occuparlo..
Per voi sosterrò la prova.. ma voi non dovete smettere di credere alla magia della Tavola Rotonda.
Il suo incanto rimanga per sempre ne lvostro cuore.


Salute, camelot,
e ben ritrovata a lady Isotta. Piacere di fare la vostra conoscenza, milady.


Sereno giorno, camelot, al profumo dei mughetti che oggi conferiscono un sapore speciale al mio ritorno..

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