Clio oltrepassò la soglia, in cerca di qualcuno su quella nave.
Le assi sotto i suoi passi scricchiolavano e l'Antigua Maria sussultava al moto delle onde.
Un vento deciso si era alzato e le vele cominciarono a gonfiarsi.
Ma proprio in quel momento qualcosa apparve dalla penombra che circondava Clio.
Una mano forte bloccò il polso della ragazza, per poi agguantare il suo collo.
Clio fu strattonata fuori, sul ponte, con un uomo che la teneva ferma nella sua morsa.
“Guarda” disse Boyuke, quasi come se parlasse al vento “cosa ho qui!” Teneva stretta Clio a sé. “La riconosci? E' la tua amica! Quella che ti sta tanto a cuore! Ora è in mano mia! Ed anche tu lo sei, dannato! Esci fuori e getta le armi! Fallo o giuro che la sgozzo qui, davanti a te!”
Seguirono alcuni attimi di silenzio, fino a quando, poi, qualcuno si mostrò sul castello di poppa.
“Eccomi, sono qui...” fece Gurenaiz “... lasciala stare... mi arrendo...”
“Bene!” Esclamò Boyuke. “Ora getta le armi e avanza lentamente! E attento, al minimo passo falso la sgozzo!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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