Giunti sull'isola, Cheyenne e Fhael furono accolti da indigeni entusiasti, che li condussero poi in un villaggio festante.
I due futuri sposi, trattati come veri re e regina, furono coperti da diademi e collane di fiori.
Furono poi offerti loro latte di cocco e frutti esotici.
“Cheyenne...” disse il portoghese prendendo le mani della ragazza “... nella lingua di questi indigeni ullapamalà significa una cosa sola, un'unica essenza... ullapamalà non possono esserlo i genitori con i propri figli, o i fratelli con le loro sorelle... perchè l'amore di un genitore per il proprio figlio, o quello di un fratello o di una sorella per il proprio fratello o la propria sorella non è paragonabile all'amore vero, quello che unisce per sempre un marito a sua moglie... solo l'amore vero, infatti, può rendere due esseri un'unica cosa... ed io voglio che tu sia una cosa sola con me... che tu sia il mio oggi e il mio domani, i miei giorni e le mie notti, la mia sorte e tutti i miei sogni... Cheyenne, vuoi essere tutto questo per me?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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