Gurenaiz e Clio allora si baciarono.
Era stata la ragazza a baciarlo per prima, ma l'ufficiale olandese subito rispose con passione a quel bacio.
Poi ad un tratto giunse qualcuno.
Erano degli indigeni e fra loro vi era anche quello che aveva accompagnato Clio sull'Antigua Maria.
“Venire al villaggio.” Disse l'indigeno. “Qui presto arrivare pioggia.”
Infatti sembrava prossimo un temporale.
“Si...” annuì Gurenaiz, che poi fece cenno ad uno di quelli di aiutarlo ad alzarsi “... io ho bisogno di una benda...” indicando poi la ferita.
L'indigeno annuì.
“Clio...” voltandosi Gurenaiz verso la ragazza “... andremo al loro villaggio... io mi farò curare e tu... tu andrai da lui... nel pomeriggio, quando la mia ferita starà meglio ed il mare si sarà calmato, con quella lancia ritornerò a Las Baias... nel frattempo tu sceglierai cosa fare... ti aspetterò sulla spiaggia per conoscere la tua decisione... qualunque essa sia...” la fissò per un lungo istante, nel quale solo il mare ed il vento sembravano esistere attorno a loro.
Poi tornarono al villaggio e i due si separarono.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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