Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
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Mi persi nei suoi occhi, per attimi che sembrarono lunghi ore.
Poi, lentamente, ci avviammo verso il villaggio, Guerenaiz fu portato via da alcuni indigeni, mentre io raggiunsi la capanna di John.
L'alba era ancora lontana, e mi chiesi se fosse sveglio. Ma, tuttavia, non potevo permettermi di aspettare fino al levar del sole.
Così entrai e lo trovai addormentato su un giaciglio, nell'angolo più esterno della capanna.
Mi sedetti accanto a lui, e restai immobile per qualche istante a guardarlo dormire, ad ascoltare il suo respiro, calmo e regolare, riempire l'aria silenziosa intorno a noi.
Passai lunghi minuti ad accarezzargli i capelli e il viso, senza pensare a nulla, mentre lui dormiva, ignaro della mia presenza.
Com'è possibile che tutto questo sia capitato a me? Com'è possibile che sia capitato a noi?
Sorrisi dolcemente, accanto a lui mi sentivo a casa, il cuore era in pace e la mente rilassata. Era sempre stato il mio rifugio, il mio luogo sicuro.
Mi aveva sempre consolata, pur non capendo mai fino in fondo il mio pensiero.
Così, lo spostai delicatamente, e mi sdraiai accanto a lui.
Sei una persona orribile, Clio... Non puoi fare così.. devi fare una scelta...
Quei pensieri mi tormentavano, ma sapevo che sarebbe stata la decisione più complicata e dolorosa di tutta la mia vita.
Restai ancora un po' in silenzio, ad accarezzare dolcemente il viso di John, a posargli teneri baci sulle guance, sugli zigomi, sulla fronte.
Non ero ancora pronta per svegliarlo.
Chiusi gli occhi un istante, respirando piano.
La luna iulluminava la piccola spiaggia di una luce strana ed eterea, impreziosita dal riflesso delle onde del mare.
Mi girai verso di lui, d'improvviso.
Lo guardai negli occhi mentre mi avvicinavo verso il suo viso. Vidi i suoi occhi illuminarsi di una luce nuova e intensa.
Sorrisi, e chiusi gli occhi mentre posavo le mie labbra sulle sue.
Cercai il suo collo con la mia mano e lo strinsi a me, lo strinsi forte. Mentre la passione accendeva le nostre labbra, legandoci in baci intensi e infuocati.
Lui mi passò una mano tra i capelli, tenendomi impercettibilmente stretta a lui. Poi la sua mano scese, sul collo e poi sulla spalla, tenendomi in un abbraccio appassionato. Mi stringeva a sé come avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro.
Tentò di abbracciarmi con entrambe le braccia, ma il dolore della ferita alla spalla lo fece desistere.
E, in un istante, ci fermammo, restando in silenzio, con gli occhi spalancati e increduli fissi gli uni negli altri.
Li riaprii di scatto.
"..Maledizione.." sibilai tra i denti.
Sentii John gemere nel sonno, iniziava a svegliarsi.
"... Ehi, John, svegliati.." dissi dolcemente ".. John.. sono io, Clio.. sono tornata.. sono qui..".
Quando lo vidi aprire gli occhi, gli sorrisi di nuovo "..Ciao.. sei sveglio finalmente..".
Lo abbracciai.
Smettila, per amor del cielo, Clio.. non si possono amare due uomini contemporaneamente.. svegliati.. svegliati..
Restai ad osservarlo mentre si svegliava,sapevo che avrei dovuto aspettare, ma non riuscivo a stare accanto a lui, come se nulla fosse.
"..so che è presto.." cominciai, passando lentamente la mia mano sul suo braccio, e sulla sua spalla ".. ma devo parlarti.. non posso aspettare domani..".
Mi sforzai di alzare lo sguardo, e guardarlo negli occhi ".. voglio la verità, John.. voglio sentirmi dire perchè, una volta guarito dalle ferite del naufragio non sei venuto da me.. perchè non hai tentato in tutti i modi di scappare da quest'isola.. o di mandarmi almeno tue notizie.." la mia voce era un crescendo disperato, e le lacrime ricominciarono a scendermi dalle guance, ribelli e indesiderate ".. sapevi che non mi sarei mai data per vinta.. sapevi che avrei passato ogni giorno della mia vita a fare la spola tra la mia stanzetta e il porto.. perchè? Voglio sapere perchè hai scelto questa gente e non me.. perchè non hai affrontato il mare per me..".
Lo guardai, disperata, tra le lacrime "... voglio sapere.. ho il diritto di sapere.. gli uomini innamorati affrontano qualsiarsi pericolo per le loro amate.. perchè tu sei rimasto inerme? Perchè hai aspettato che fossi io ad affrontare il mare e l'ignoto per venire a cercarti? Rispondimi, ti prego.. non posso vivere con questo peso tutta la vita..".
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