Gisgard guardò l'isola e sorrise.
“Forse” disse a Talia “quest'isola ha solo la colpa di trovarsi lontana dal mondo civile ed essere sconosciuta ai più... e quando le cose ci appaiono lontane o nuove, allora ci sembrano anche oscure, misteriose e magari ci fanno anche un po' paura... ma solo vedendole da vicino ci rendiamo conto di quanto siano belle e speciali...” strinse la mano di Talia “... e ogni luogo racchiude un tesoro... un tesoro che va guadagnato...” si voltò la fissò “... come tutte le cose speciali...”
E mentre i suoi pirati caricavano sulla lancia il forziere di Lanzaras, lui strinse a sé il suo vero tesoro e la baciò.
La baciò ed entrambi, con gli occhi chiusi, si abbandonarono a quel momento che sembrava infinito.
Un momento scandito dalle onde e impreziosito dal sibilo del vento.
Guisgard baciò Talia, lasciando che i suoi lunghi capelli lo avvolgessero.
Proprio come il Sole ed il mare avvolgevano quell'isola incontaminata e fuori dal mondo conosciuto.