Davanti ai loro occhi apparve, sconfinata e meravigliosa, Sant'Agata di Gothia.
Tutti i passeggeri del veliero volante restarono lungo i parapetti o affacciati dalle finestre a fissare rapiti quella straordinaria visione.
Una città sospesa nella vallata, come se fosse altrove e non su questo mondo.
Così appariva a tutti loro quella città.
Il veliero atterrò al centro di Sant'Agata di Gothia, in un largo spiazzo fatto di marmo.
Subito altri valletti legarono le cime che dal veicolo venivano calati e poco dopo a tutti i passeggeri fu dato il permesso di sbarcare.
Così, fra gli altri, anche Clio e Lucius, Altea e Vivian, Elisabeth ed Elina, scesero finalmente a terra.
Ma, appena raggiunto il grande spiazzo, furono avvicinati da alcuni valletti.
“Salute a voi...” disse sorridendo uno di quelli “... vi do il benvenuto a Sant'Agata di Gothia. Voi siete invitati speciali e dunque ospiti esclusivi. L'Arconte Meccanico ha disposto per voi una sontuosa dimora. Alloggerete infatti in un magnifico maniero di proprietà del nostro signore. Si trova dall'altra parte del fiume e lì attenderete di essere ricevuti dal liberatore della nostra città.
Seguitemi, prego. Una carrozza vi attende per condurvi al castello.”
Ma proprio in quel momento un altro dei passeggeri, appena sceso, fu anch'egli avvicinato dai valletti.
E dopo le parole di questi ultimi, anche lui si unì al gruppetto degli altri.
Salirono così tutti in carrozza, Clio, Lucius, Altea, Vivian, Elisabeth, Elina e partirono alla volta del castello.
E con loro vi era anche quel nuovo arrivato.