Elisabeth ed Elina scesero in giardino.
Camminarono per un po', per poi fermarsi a sedere su una panchina di pietra scolpita.
“La casa di un uomo” disse Elina “è ovunque egli si senta al sicuro ed amato...” si guardò intorno “... ma dubito che questo posto possa essere dimora di qualcuno... forse solo di spettri...” prese la mano di Elisabeth e le sorrise “... lui vive in te, nel tuo cuore e nel tuo animo. E' sempre con te, non dimenticarlo...”
Il giardino era molto vasto.
Il lato in cui si erano addentrate le due donne era quello Ovest, ben distinto da quello Est adornato di statue.
Ad un tratto le due udirono qualcosa.
Uno strano e curioso rumore metallico.
Poi un calpestio fra i cespugli e più nulla.
“Sarà qualche animaletto.” Mormorò Elina.
Ma un attimo dopo, dai cespugli apparve una figura.
Era una donna.