Entrai in quella stanza e mi aggirai furtiva e vidi quel libro tra i tanti...aperto, lo toccai, era filigranato e sembrava antico, osservai con cura la immagine, le parole e ancora...l'Occhio...come un Dio supremo che osservava...clemente o inclemente?
Poi i miei occhi si posarono su quella clamide..la presi in mano, ma era del tutto lercia.
Cosa significava tutto questo...ebbi un sospetto ma ad un tratto udii un ringhio e voltandomi vidi un enorme bestia nera, sembrava quasi volesse assalirmi e mi feci scudo con la torcia infuocata, quel molosso indietreggiò..e fu cosi che li lanciai sul capo la clamide. Egli iniziò a divincolarsi, e approffittai per uscire dalla stanza senza prima prendere quel manoscritto aperto e fuggi di corsa nel corridoio prima che egli mi seguisse e azzannasse. Il cuore batteva forte, più correvo e più sembrava quel corridoio non finisse mai.
Salii le scale e chiusi la porta con cura, mi fermai un attimo ansimando e riposi poi la torcia.
Rimasi li per un pò perplessa....e cercavo di capire, nella mia mente si era definito qualcosa di probabile..o forse improbabile. Di per se quella clamide rappresentava il fatto che si svolgevano dei rituali, l'Occhio era qualche simbolo...forse di una setta o una organizzazione segreta? E poi quella strana immagine con quel idioma sconosciuto...forse rappresentava proprio un rituale.
Scossi il capo...effettivamente in giro non vedevo simboli della nostra religione.
Non avevo più intenzione di stare in quella dimora...e magari essere iniziata a chissà quale Dio o setta o strana organizzazione e iniziavo a pensare che i servi erano complici di tutto questo, e ci controllavano ma a quale scopo?
Una grande rabbia si accese in me e vidi un servo arrivare verso di me sorridente, nascosi il libro in un angolo e presi dal muro, dove tante spade facevano bella mostra, un pugnale intarsiato e lo puntai di impeto sul servo, proprio tra lo stomaco e il cuore...."Ora" dissi guardandolo negli occhi con tono serio e minaccioso e premendo col pugnale sulla sua pelle "ci preparerai una carrozza e dirai di portarci dall' Arconte Meccanico poichè la contessa Altea Trevor e soprattutto la baronessa Vivian Mc Lanchester vorrebbero immediatamente conferire con lui, anche perchè il padre della baronessa ha dato ospitalità alla sua delegazione e abbiamo il diritto di uscire e di avere la sua attenzione, come il barone ha fatto con loro" guardai in giro che non ci fossero altri servi.."E non dirai nulla e non ti conviene urlare o ribellarti" premendo sempre di più il pugnale "sono una donna ma mio padre mi ha insegnato a tirare bene di spada e pure tirare con l'arco, ho una mira infallibile e se solo tenti di scappare o chiamare qualcuno in aiuto prendo quella balaustra appesa e conficco una freccia a chiunque oserà ostacolarmi...penso di aver reso bene l'idea" e sorrisi senza nessuna titubanza.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe
"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.
"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)
"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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