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Vecchio 22-02-2013, 18.00.06   #169
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quello spettacolo aveva ammutolito Lucius.
“Si...” disse quasi balbettando “... meglio andare via da qui...” ma mentre si allontanavano, lui con un piede fece scivolare in basso del pietrisco, che cadde nell'antro sottostante, dove stava avvenendo quel misterioso rituale.
Allora tutti quegli uomini incappucciati si voltarono verso di loro.
“Prendeteli!” Gridò uno di quelli.
“Presto, Clio!” Urlò Lucius.
E corsero via.
Ma quegli uomini subito si lanciarono ad inseguirli.
Poi, uno di quelli prese una sottile cerbottana e Clio sentì una leggera puntura sul collo.
Intanto lei e Lucius correvano verso l'uscita di quel cunicolo.
E finalmente la raggiunsero.
Ma mentre stavano uscendo, Clio vide una torcia staccarsi dalla parete.
Cadde sul suo vestito e subito la ragazza fu avvolta da fiamme.
Il fuoco in breve consumò i suoi vestiti e poi cominciò ad attaccarsi alle sua pelle.
Clio allora vide le sue carni cuocersi e poi aprirsi.
Il suo bellissimo volto era ormai sfigurato.
Sentiva le fiamme che ardevano forte e la voce di Lucius che gridava.
E mentre il suo corpo si consumava, un pensiero, disperato, la raggiunse.
Sotto le mura del castello vi era il fiume.
L'unica salvezza era saltare giù.
Era infatti vicina ad uno dei camminamenti delle mura, pronta a saltare da quell'immane altezza.
Ma proprio in quel momento sentì qualcosa afferrarle il polso.
Era una mano.
“E' un'allucinazione!” Disse qualcuno. “E' solo un'allucinazione!” La schiaffeggiò per farla destare. “Non pensare a ciò che vedi! Pensa al tuo nome! Pensa al tuo ragazzo, alla tua casa!”
Ad un tratto le fiamme svanirono.
La sua pelle ed i vestiti erano intatti.
Un attimo dopo vide un volto accanto a sé.
“Credo sia passato...” era il misterioso Fornò “... si, credo che quelle allucinazioni siano svanite...”
“Clio!” Avvicinandosi a lei Lucius. “Come stai? Cosa ti è accaduto? Eri come impazzita!”
E Fornò la fissava ora in silenzio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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