E mentre Altea parlava a Vivian, si avvicinò alle due una servitrice.
“Sua signoria chiede di vedervi, mie signore.” Disse. “Vi prego di seguirmi. Vi condurrò da lui.”
Così accompagnò le due ragazze attraverso l'ala del castello, fino a condurle in una vasto salone.
Era pieno di statue di legno, ciascuna incisa con valente maestria.
Raffiguravano strane ed inquietanti figure sconosciute alle due ospiti del castello.
Ad un tratto si aprì una porta laterale ed entrò una donna.
Aveva lunghi capelli scuri ed indossava un abito formato da vari veli intrecciati e legati attorno al corpo, stretti con spille e diademi.
In mano aveva una coppa di porcellana.
Dentro vi era un liquido rosso e vischioso.
“Salute a voi, mie signore.” Sorridendo ad Altea e a Vivian.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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