A quell'ordine di Talia, uno dei soldati corse a chiamare il Maestro George.
Nel frattempo, in una delle torri della fortezza, la più alta ed inaccessibile, in una stanza semibuia si trovavano due figure.
“Allora...” disse il Maestro alla donna che era accanto a lui “... cos'altro hai avvertito? L'oracolo ti ha parlato?”
“No, maestro...” mormorò la donna “... non riesco a percepire niente... l'oracolo tace ancora...”
“Non abbiamo molto tempo...” pensieroso il Maestro “... dobbiamo conoscere il nome di quel luogo... conoscere dove è sbocciato il Fiore...”
La donna lo fissò in silenzio.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
E sulla soglia, un attimo dopo, apparve un uomo.
“Come osi giungere qui” voltandosi verso di lui il Maestro “senza farti annunciare? Sai che non voglio nessuno qui.”
“Perdonate...” disse l'Arconte Meccanico “... la principessa ha chiesto di voi...”
“Sei stato al castello?”
“Si.” Rispose l'Arconte.
“Ebbene?”
“Tre dei nostri ospiti hanno accettato.”
“Dunque cercheranno il Fiore...”
“Si, Maestro.” Annuì l'Arconte. “In cambio dei loro più grandi desideri.”
“E questa è l'unica assicurazione che ti hanno offerto?”
“Non basta?”
“Ovvio di no.” Scuotendo il capo il Maestro. “Gli uomini fanno le cose solo per due motivi... per il proprio tornaconto o per paura. E a noi occorrono entrambe queste queste garanzie. Sono giunti soli qui?”
“Le tre donne sono accompagnate da un amico, da una compagna e da una servitrice. L'uomo invece è giunto qui da solo.”
“Bene.” Annuì George. “Isolde, continua ad interrogare l'oracolo.” Voltandosi poi verso la donna.
“Si, Maestro.”
“Avanti, conducimi dalla ragazza.” Rivolgendosi poi all'Arconte.
Poco dopo, il Maestro e l'Arconte raggiunsero la Sala delle Udienze.
“Avete chiesto di me, altezza?” Mostrando un lieve inchino il Maestro a Talia.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|