In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Altezza...” disse la servitrice a Talia “... sua signoria e il maestro George vi attendono sulla Loggia Reale, da dove assisterete insieme a loro al torneo.”
Stendardi di ogni contrada, vessilli nobiliari e patrizi, stemmi borghesi e bandiere gentilizie.
E poi paggi e valletti che passavano in rassegna, damigelle abbigliate come le quattro stagioni, suonatori di flauti, di tamburi e infine staffieri che conducevano molossi e falchi.
Era il primo Venerdì del mese che avrebbe poi condotto la Cristianità a celebrare la Santa Pasqua.
E sebbene a Sant'Agata di Gothia, dove la misteriosa ed improvvisa scomparsa del vescovo aveva quasi fatto svanire anche ogni testimonianza di Fede, i Cristiani erano visti con sospetto, la tradizione del Torneo Quaresimale era troppo forte e da sola bastava ad attirare partecipanti e spettatori.
E così era sta preparata una degna cerimonia d'apertura, sebbene ogni riferimento al Cristianesimo fosse stato evitato dagli organizzatori.
E dopo il corteo, passarono in rassegna tutti i partecipanti.
I migliori cavalieri della regione, anzi del regno, erano giunti per misurarsi fra loro.
Armature di ferro, cromate e tinte dei più vari e vivi colori conosciuti, mostravano il blasone e la bellezza di quei guerrieri.
Così, i Marescialli di Campo cominciarono a leggere la lista di tutti i cavalieri iscritti alla giostra e poi a spiegare il regolamento del torneo.
“Popolo di Sant'Agata di Gothia...” disse uno dei Marescialli di Campo “... i cavalieri partecipanti saranno suddivisi in cinque gironi, dove si scontreranno in tenzoni ad eliminazione diretta! I vincitori di ciascun girone saranno proclamati campioni e chiamati ad entrare nella Guardia del Corpo di sua altezza reale la principessa Talia di Sygma!”
Nuovi squilli di trombe si udirono al cielo.
“Si dia inizio al torneo!” Gridò un altro dei Marescialli di Campo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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