Così, Clio e Lucius presero subito posto nel padiglione, da dove si poteva godere di una vista perfetta su tutto lo spiazzo.
“Beh, offrire due posti a sedere” disse Lucius “non è certo chissà quale impresa... quel cavaliere se vorrà tener fede a tutte le sue spacconate dovrà come minimo mandare gambe all'aria tutti gli altri partecipanti...”
Uno squillo di tromba proclamò finalmente l'inizio del torneo.
Tutti i cavalieri allora furono fatti avanzare davanti al popolo riunito, ai nobili e infine dinanzi alla Loggia Reale, dove sedevano la principessa e l'Arconte Meccanico.
Poi, ciascuno dei contendenti, secondo un'antica usanza, fu chiamato a scegliere una dama da rappresentare, della quale sarebbe stato campione e alla quale avrebbe offerto il titolo di madrina in caso di vittoria nel proprio girone.
Così, tutti i cavalieri scelsero la propria dama.
E quando toccò a Mamyon, senza indugio il cavaliere, in sella al suo destriero, cominciò a cercare con lo sguardo tra tutte le dame presenti.
Come gli altri cavalieri, anche lui aveva sulla punta della sua lancia una corona di fiori, che avrebbe poi donato alla dama prescelta.
E alla fine, riconoscendo Clio nel padiglione, si avvicinò alle barriere che delimitavano lo spiazzo dal baldacchino e con la lancia offrì la corona fiorita alla ragazza.
“Sarò vostro campione, milady...” fissandola “... in ogni contesa e contro qualsiasi avversario... lo giuro sul mio onore...”
E poi ritornò nei ranghi insieme a tutti gli altri cavalieri.
Ma poco dopo, quando tutto sembrava sul punto di cominciare, accadde qualcosa.
Un misterioso cavaliere fu condotto davanti alla Loggia Reale.
“E ora cosa succede?” Meravigliato Lucius.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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