“Già...” disse Vivian ad Altea “... ora che ci penso... questo cavaliere è l'unico tra i vincitori a non aver scelto una madrina...” tornò a fissare Guisgard e sorrise “... mi ricorda Lancillotto... lui nei tornei non aveva mai una dama, perchè era innamorato di Ginevra e tuttavia non poteva sceglierla come tale...”
Ma proprio in quel momento arrivarono alcuni Marescialli di Campo.
“Il cavaliere ferito” fece uno di loro guardando i medici “deve essere portato nel palazzo. Ordine della principessa.”
Lo portarono così via, mentre un altro di quei Marescialli guardò Altea.
“Voi siete sua cugina, vero? Non temete, sarà curato a dovere. Naturalmente voi sarete informata delle sue condizioni, milady.”
Ed andarono via.
Nel palazzo reale, intanto, la principessa aveva dato disposizioni e a quelle parole di Talia la servitrice annuì.
La principessa allora uscì per ritirarsi e fu salutata da un inchino dell'Arconte Meccanico e del Maestro.
“Spero che quel dannato ci lasci la pelle.” Disse l'Arconte al Maestro appena i due restarono soli. “Non pensavo potesse uccidere Balorogo.”
“E' l'allievo del monaco” fissandolo George “e dunque non va sottovalutato.”
“Si, l'ho capito quando ho visto il suo cavallo meccanico.” Annuì l'Arconte. “Il monaco ha usato lo stesso rimedio utilizzato per me con quel cavallo. E solo lui ha simili conoscenze.”
“E' meglio per tutti se quel cavaliere muore.” Sentenziò il Maestro. “Soprattutto ora che ha vinto il torneo. Non lo voglio qui, nel nostro palazzo, accanto alla principessa.”
“Balorogo l'ha ferito in maniera seria credo.” Fece l'Arconte. “Sono certo che non supererà la notte. Solo un miracolo può salvare quel maledetto.”
“Non sottovalutare i miracoli.” Replicò George. “Io sono stato un chierico e credere nei miracoli è stato per lungo tempo il mio mestiere. Dunque non lasciamo niente al caso.”
“Si, Maestro...” mormorò l'Arconte.
Poco dopo, nelle stanze della regina, tornò la vecchia servitrice.
“Altezza...” disse a Talia “... il cavaliere è stato portato qui a palazzo. Per ora è senza conoscenza ed i medici dicono che bisogna attendere domani per sapere del suo reale stato. Vedremo se passerà la notte.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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