Il filtro d'amore è la parte essenziale del racconto: il racconto si articola attorno ai filtri e ai veleni i quali Thomas chiama entrambi "beivre".
Il filtro è stato preso da Tristano e Isotta in modo inconsapevole; quello che Fenice invece "offre" a Alis, glielo offre in modo consapevole...Sto uscendo dal contesto. Chiedo scusa.
Ti posto il link nel caso ti interessasse il libro o qualche info su di esso:
http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=379
ma che si beva inconsapevolmente un filtro, o che si metta un piede in fallo, o che si capiti nel posto giusto al momento giusto, o al posto sbagliato, nel momento sbagliato..(queste sono cose che in fin dei conti si comprendono solo dopo

)...amica mia.. cosa cambia?
forse il filtro è la metafora del destino, della sorte che in qualche modo ognuno di noi "beve" involontariamente.