A quelle parole di Altea, la servitrice fu sul punto di dire qualcosa.
“Tu, non importunare gli ospiti di sua signoria.” Disse all'improvviso la governante dell'Arconte Meccanico. “Ritorna piuttosto ad occuparti delle tue faccende.”
La servitrice annuì.
Ma prima di allontanarsi, riuscì a sussurrare qualcosa ad Altea:
“Non qui... domattina, nel giardino... ci troveremo là...”
Ed andò via.
“Su, Altea, sono stanca...” fece Vivian che non aveva udito le parole della servitrice “... andiamo a dormire?”
Così ritornarono nella loro stanza.
La notte trascorse lenta ed inquieta.
Fuori infatti pioveva ed una cupa atmosfera avvolgeva il castello.
Giunta poi l'alba, il castello si destò dai tormentati sogni appena trascorsi.
Vivian si alzò presto.
E poco dopo anche Altea si svegliò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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