Tutto accade in rapida successione.
Talia cominciò a parlare e poi si avvicinò ai quattro cavalieri, raggiungendoli sul palco.
Guisgard nel vederla restò profondamente turbato.
“E' lei...” disse fra sé “... è la dama bianca che vidi l'altra notte...”
Ma un attimo dopo sei figure, rapide e silenziose, raggiunsero il palco, circondarono i cavalieri ed una di esse puntò la spada contro la principessa.
“Tradimento...” gridò all'improvviso Xouf Dion “... alle armi!” Ed estrasse la spada con la velocità del fulmine.
Un istante dopo uno dei soldati vide a cadere a terra il suo braccio.
E mentre questi gridava in preda al dolore, anche gli altri tre cavalieri misero mano alle loro armi.
Si accese così subito un cruento scontro.
La velocità con cui si susseguirono quei frenetici istanti fu tale che ai soldati non restò altro da fare che difendersi.
Tra i quattro cavalieri, però, Guisgard era disarmato ed ancora non perfettamente guarito dalla sua ferita.
Tuttavia non esitò a lanciarsi nella mischia.
Colpì con un calcio un soldato, facendolo così cadere dal palco.
“Cavaliere!” Chiamandolo Lhar. “Prendete!” Lanciandogli un coltello.
“Obbligato!” Prendendolo al volo Guisgard.
Ora anche lui era armato.
“Fermatevi!” Gridò il Capitano della Guardia.
Era accanto a Talia, sempre con in pugno la spada, ma del tutto sorpreso dalla piega presa dagli eventi. “Fermi! E' un ordine!”
Ma ormai Guisgard aveva già lanciato il suo pugnale contro la sua mano, che trapassò così il suo palmo.
La spada era terra e non più puntata contro la principessa.
“Fermatevi!” Ordinò all'improvviso l'Arconte Meccanico dalla Loggia Reale. “Fermatevi tutti!”
E attorno al palco arrivarono decine di soldati armati.
Tutto questo tra lo stupore generale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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