Abul restò per un momento in silenzio a quella domanda di Elisabeth.
“Voi, come tutti, dovete seguire il vostro destino, ossia la Volontà di Allah...” disse “... io avevo fatto un'antica promessa ed oggi, grazie alle parole del Profeta, sono riuscito a portarla a termine... parlarvi di vostro marito e dei suoi compagni... e insieme a tutto questo, anche dei suoi assassini... io non conosco i loro volti... e nessuno può conoscerli... ma so che sono potenti, che controllano questa città nell'ombra... e nulla accade senza che lo sappiano... so però che stanno cercando qualcosa... qualcosa di potente... di estremamente potente... qualcosa in grado, secondo loro, di accrescere definitivamente la loro forza... per questo bisogna impedire loro di raggiungere ciò che bramano tanto... e l'unico modo che abbiamo per riuscirci è quello di trovarlo prima di loro... dobbiamo trovare ciò che loro stanno cercando con tanta ossessione...” si rivolse alla giovane donna che era accanto a lui “... figlia cara, portami il libro...”
Ella annuì e portò un grosso libro a suo padre.
“Questo” mostrando Abul quel libro “è il Salemantueck, un libro antichissimo. Fu scritto secoli fa alla corte del Gran Re di Persia da una potente congrega di stregoni. In essa sono racchiusi incantesimi tanto remoti quanto spaventosamente potenti. Incantesimi capaci di evocare forze sconosciute e scacciare spiriti maligni. Io non so cosa stiano cercando i nostri nemici, ma so che con questo libro ci si può difendere dai loro incredibili poteri. Vostro maritò giurò di sterminare quei fanatici, ma essi riuscirono ad ucciderlo. Io sono troppo vecchio e dunque spetta a voi portare a termine ciò che vostro marito aveva cominciato. E questo” dandole il libro “è la sola arma che posso darvi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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