Il cuore iniziò a battermi forte mentre la voce sicura e ferma di Mamyon prendeva le mie difese.
Quasi non credevo alle mie orecchie, sembrava di vivere un sogno, di essere catapultata in uno di quei libri che tanto mi appassionavano.
Non poteva essere reale.
Mi lasciai condurre docilmente al padiglione e salutai il cavaliere con un sorriso.
Non mi curai degli sguardi che le altre dame mi lanciavano, troppe cose mi erano accadute in quegli ultimi giorni perché bastasse così poco per impressionarmi.
Tenevo lo sguardo fisso sul palco, dove Mamyon giurò fedeltà alla principessa. Sorrisi, lieta che la nostra disavventura non l'avesse privato di quell'onore.
Tuttavia, la mia mente era lontana e cercavo in tutti i modi di evitare che tornasse al pozzo e alla vista di quell'animale massacrato.
Quando il cavaliere arrivò, incoronandomi come sua madrina tra gli sguardi invidiosi delle altre dame, sorrisi sinceramente.
"...sono certa che non mi deluderete, Milord.." Dissi con voce calma "...e che potrò sempre contare su di voi...".
Restai un attimo, mentre i miei occhi si perdevano in quelli del cavaliere ad analizzare ciò che avevo detto.
Cosa significava "sempre"?
Infondo, ci conoscevamo appena, lui era appena diventato la guardia della principessa e io sarei partita di li a poco alla ricerca del fiore che stava tanto a cuore all'arconte.
Sempre contando di ritrovare Lucius, non sarei mai partita senza di lui.
Nemmeno tutta la conoscenza del mondo valeva quel prezzo.
Ma mi guardai bene dall'esprimere ad alta voce quei pensieri.
Sorrisi poi, senza togliere lo sguardo dagli occhi dei cavalieri, e mi inchinai leggermente.
"...siete davvero un valoroso cavaliere Milord... E non solo per il vostro coraggio e abilità sul campo, ma anche, anzi forse soprattutto, per la lealtà e l'onore che dimostrate nella vita... Per quel poco che mi è stato permesso di vedere..." Sorrisi.
Mi avvicinai a lui e sussurrai in modo che nessun altro potesse udire le mie parole.
"...non tradite la mia stima, Sir Mamyon... È raro che io mi fidi di qualcuno..." Ma più tenevo gli occhi nei suoi più il sorriso diventava naturale e spontaneo "...sono certa che non lo farete..." Gli sussurrai "... Sono certa di potermi fidare di voi..".
E, così dicendo, gli posai un lieve bacio sulla guancia.
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