Avevo osservato in silenzio il giuramento e l’incoronazione delle madrine, distrattamente... avevo tuttavia notato che non tutti e cinque avevano scelto una dama e me ne stupii vagamente... poi, finalmente, ero rientrata.
Lentamente mi diressi verso il ricco trono dorato al centro della stanza e quando lo ebbi raggiunto mi sedetti. Poi, con un secco gesto della mano, ordinai che tutti uscissero.
E solo quando anche l’ultimo servitore fu uscito e l’ampia porta fu richiusa dietro di lui io parlai...
“Allora... che cosa significa?” domandai seccamente all’Arconte e al Maestro, gli unici rimasti nella sala con me “Cosa significa ciò che la ragazza ha raccontato? Banditi, dite? Banditi che assalgono e quasi vincono uno dei miei cavalieri... volete prendermi in giro, forse?”
Li fissai entrambi... alternativamente... lo sguardo altero e visibilmente seccato...
“Non mi piace che ci sia scompiglio anche così all’interno dei nostri confini... non deve esserci! Abbiamo già l’Arciduca di Capomazda di cui preoccuparci: può bastare, io penso!” soggiunsi...
poi mi alzai e mi diressi verso la porta...
“Scoprite cosa c’è di vero e risolvete questa cosa!” ordinai, senza fermarmi.
E uscii.
Fuori dalla Sala del Trono trovai il Capitano delle Guardie di Sygma...
lo osservai per un momento...
“Dovreste andare in infermeria, Capitano!” dissi “Ma prima... siate cortese... convocate quei cinque cavalieri, voglio parlare con loro! Fateli venire tutti e cinque nella mia Sala delle Udienze questa sera... sarà un colloquio privato! E siete invitato anche voi!”
E così dicendo, mi avviai verso i miei appartamenti.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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