Sbattei le palpebre un paio di volte.
Cos'era stato?
La voce di Densesu da fuori mi destò completamente.
"...vi ringrazio.." Dissi a voce alta, anche se, probabilmente, lo scudiero si era già allontanato.
Restai ferma un momento, ripensando a quell'ultimo sogno.
Sorrisi: per una volta non era un incubo.
Cercai di ricordarne ogni dettaglio.
Non ero certo una persona che prendeva i sogni alla leggera.
A che cosa si riferiva quella donna? Cosa non avrei visto?
Trasalii. Gli ultimi avvenimenti mi avevano fatto perdere di vista il motivo del mio viaggio: il Fiore.
Ma quella non era una città senza Dio? Cosa c'entrava la Quaresima con i desideri dell'Arconte?
Mi alzai e cercai di sistemarmi meglio che potevo.
Eppure, non smettevo di pensare.
Partire, cercare ciò che mi è stato indicato. Sbuffai.
Non sarei andata in nessun posto senza aver prima trovato Lucius.
Una lacrima mi rigò la guancia al pensiero del mio amico, e del guaio in cui l'avevo cacciato.
"...è tutta colpa mia..." Sussurrai tra le lacrime.
Cercai di calmarmi ed uscii dalla stanza, conscia che restare sola mi avrebbe procurato solo dolore e disperazione.
Scesi le scale e raggiunsi il bancone del locandiere, dove Densesu mi aspettava.
"..Salute a voi, messere.." Dissi con un sorriso "...quanto tempo ho dormito?".
Rivolsi poi uno sguardo al locandiere "..Buon uomo, perdonate.... Potrei avere qualcosa da mangiare?".
Ripensai alle parole della donna: avevo perso il conto dei giorni, e, per quanto ne sapevo poteva anche essere venerdì.
"...ma vi prego, mi basterà della focaccia, una zuppa.. E del vino, anche per Messer Densesu..." Con un sorriso.
Così dicendo tirai fuori qualche moneta da una tasca segreta dell'abito, di cui solo in quel momento comprendevo l'importanza.
"..sedete con me, Densesu..." Dissi allo scudiero mente raggiungevo un tavolo poco distante.
"...vi prego, distraete questa mente inquieta... Parlatemi della vostra terra... Delle imprese che avete compiuto con Sir Mamyon..".
Sorrisi.
"..Ho accettato di passeggiare con lui l'altra sera per conoscerlo meglio.. Ma poi..." La voce mi si spezzò in gola e i miei occhi divennero tristi, non riuscii a finire la frase.
"..vi prego, portate la mia mente lontano da qui..." Cercando di sorridere.
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