A quelle parole di Talia, quei cavalieri si scambiarono varie occhiate.
“Altezza...” disse Lhar “... ci occuperemo della vostra protezione senza in alcun modo interferire con le vostre mansioni. Saremo i vostri silenziosi Angeli Custodi.”
“Sarà nostro compito” intervenne Kosev “allontanare da voi ogni questione a voi nociva. Nel rispetto del vostro ruolo.”
“Io invece credo” fece Guisgard guardandosi intorno “che le belle parole potrebbero da sole tenere in piedi questo palazzo... cos'è? Romanico Goto, giusto?”
“Cosa intendete dire, cavaliere?” Guardandolo Caryl.
“Si, i pilastri sono slanciati” osservò Guisgard “e la copertura scarica il pesa direttamente al suolo... adoro questo tipo di costruzioni... sono rare a Capomazda... invece molto più diffuse al Nord...”
“Parlo a voi!” Lo riprese Caryl.
“Dicevo...” sorridendo sarcastico Guisgard “... che le belle parole potrebbero reggere un palazzo intero...”
“Cosa intendete?” Chiese il capitano.
“Che sua altezza fa tanti bei discorsi...” rispose il cavaliere “... rispetto del popolo, viaggi, mansioni, fiducia, libertà... e che non intende venir meno ai suoi compiti di sovrana... beh, il primo compito di uno sovrano è quello di restare in vita, garantendo così sicurezza al regno. Una principessa non può pensare di svolazzare libera come una farfalla. Forse dovrebbe avere veri Angeli come custodi per poterlo fare. Ah, dimentico sempre che in questa città non c'è Religione...”
“Siete insolente!” Con durezza Caryl.
“Siamo qui per proteggere sua altezza, no?” Replicò Guisgard. “Allora occorrono delle regole. L'avete detto tutti qui... siamo in guerra, no? Dunque è un periodo di emergenza e bisogna per forza adattarsi.” Guardò Talia. “Volete vincere la guerra, altezza? Allora restate in vita. Facilitate il compito a noi cavalieri. Al popolo basterà sapervi in vita e al sicuro. Di tanto in tanto comparirete dal vostro terrazzo o pronuncerete qualche discorso, giusto per far sentire alla città la vostra presenza. Per il resto seguirete le nostre indicazioni e adotterete alcune regole che garantiranno la vostra sicurezza.” Guardò gli altri cavalieri.
“Sono d'accordo.” Annuendo Mamyon. “Vi è del buono in ciò che dice.”
Alla fine anche Lhar e Kosev annuirono.
Solo Xouf restò in silenzio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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