La stanza era avvolta dalla penombra.
Ovunque vi erano oggetti dalle forme più svariate e dai colori più accesi.
Nell'aria vi erano strane essenze e solo poche candele profumate illuminavano, a stento, quell'ambiente.
Ad un tratto uno scrigno, posto sulla tavola si aprì di colpo e cominciò ad udirsi una melodia.
“Che strano posto...” disse Elina.
Ad un tratto apparve un cagnolino.
“Che carino...” fissandolo Elina “... dov'è il tuo padrone, piccolo?”
“In Cielo.” Rispose il cane.
“Cosa?” Incredula Elina. “Ma... ha parlato... il cane ha parlato!”
“Certo.” All'improvviso una figura nella penombra. “Parlano gli uomini, perchè non dovrebbero farlo anche gli animali? Purtroppo, il vero dramma del mondo è che parlare non costa nulla... e tutti ne approfittano...” emerse dal chiaro scuro “... quanto al cane, è solo un trucco forse... o forse no...”
“Chi siete?” Chiese Elina.
“Sono molte cose...”
Era un uomo magro, dal volto enigmatico e lo sguardo penetrante.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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