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Vecchio 15-03-2013, 20.10.40   #479
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
“Veramente, io credo...” iniziai seccamente a dire alle parole del Maestro...
ma la mia voce sfumò, senza che quasi me ne accorgessi.
Quel ciondolo oscillava lento e ritmico...
quella voce parlava da qualche parte nella mia testa...
assomigliava vagamente a quella del Maestro, la voce, anche se il tono era diverso...
non c’era niente di importante nella selva...
niente di importante...
io avevo altro a cui pensare...
gli adepti al trionfo...
il compito più importante...
l’unica cosa che aveva importanza...
vacillai...
Sbattei le palpebre un paio di volte, il Maestro era di fronte a me e sorrideva...

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Avete avuto un mancamento, altezza?” Chiese il Maestro. “Forse un capogiro. Meglio che riposiate ora. E' stata una giornata impegnativa. I miei omaggi.” Un lieve inchino e andò via.
Lo osservai inchinarsi appena e lasciare il corridoio...
il mio sguardo lo seguì, silenzioso, finché non fu scomparso oltre la porta in fondo...
esitai.
Poi, lentamente, ripresi a camminare verso le mie stanze.
Avevo la sgradevole sensazione di aver dimenticato qualcosa...
la sensazione che qualche cosa mi stesse sfuggendo...
Raggiunsi i miei appartamenti ed entrai, senza guardarmi intorno.
Poi raggiunsi la mia camera, riflettendo.
Rammentavo di aver parlato con i cavalieri...
avevo fatto loro un discorso su compiti e priorità...
e poi... di cos’altro avevamo parlato?
Iniziai a svestirmi.
Avevo assicurato al capitano Caryl che mi sarei occupata dell’indisciplina di sir Guisgard...
dovevo convocarlo, pensai...
lo avrei fatto l’indomani...
e poi...
della selva!
Ecco, cosa: avevamo parlato della selva!
Distrattamente sollevai la coperta soffice e mi nascosi sotto di essa.
Ma...
non c’era niente di importante nella selva, mi dissi...
non c’era niente di cui occorresse occuparsi.
E, improvvisamente, mi sorpresi a pensare che quelle parole non suonavano come mie...
ci pensai su per un momento, poi sorrisi: che sciocchezza, di chi altro mai potevano essere quelle parole?
Sospirai e chiusi gli occhi.
E l’ultima cosa cui pensai fu che l’indomani avrei convocato sir Guisgard...
sì, gli dovevo parlare circa quella sua indisciplina...
dovevo parlargli...
di ciò che accadeva nella selva, pensai...
no... del suo comportamento, mi corressi...
e poi il sonno ebbe definitivamente il sopravvento. Ma fu una notte inquieta.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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