Mamyon fissò Clio.
“Dunque...” disse incerto “... sarà difficile tenervi in disparte dite... quasi quasi comincio a preferire la dama docile ed indifesa...” sorrise “... e fatemi capire... sapete tirare di spada? Usare coltelli? Balestra? O almeno la fionda?” Scosse il capo. “Eh, milady... avete due occhi meravigliosi. Non vi serva altra arma, credetemi.” Le fece l'occhiolino. “E comunque... perchè ora volete togliermi il piacere di prendermi cura di voi? Di proteggervi e all'occorrenza salvarvi?” Sorrise ancora. “Manca poco all'alba e forse avete ragione voi... ora ci riposeremo e poi in mattinata andremo al palazzo.” Si voltò verso il locandiere. “Milady riprende possesso della stanza.”
“Si, milord...”
Mamyon così accompagnò Clio nella sua stanza.
“Ora riposate...” sussurrò alla ragazza “... io starò giù... non mi allontanerò... e domattina verrò io stesso a svegliarvi... ditemi... albicocca, fragola, mirtilli o ciliege?” Sorrise. “Come le preferite le focacce a colazione? O forse no... magari vi farò una sorpresa...”
E così quella notte passò rapida.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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