Mi stupirono quelle parole... mi stupì quella mano che, delicatamente, mi teneva il polso... mi stupì quello sguardo...
lo fissai per lunghi minuti, in balia di mille e più sensazioni...
infine sorrisi appena...
“Non voglio che ve ne andiate...” mormorai “Al contrario... mi sentirei infinitamente più tranquilla e più sicura se vi sapessi qui... forse riuscirei a chiudere gli occhi almeno un momento, se sapessi che voi siete qui, che siete vicino... e che, se gridassi, mi udireste...”
Esitai...
“Domattina...” dissi poi “Domattina vorrei convocare l’Arconte, il capitano e gli altri cavalieri... e vorrei raccontare loro cos’è accaduto oggi con quel sicario... ma... beh, la verità è che l’idea mi spaventa... mi spaventa molto... e sarei davvero felice se voi foste qui e mi accompagnaste fin là... e se mi aiutaste, poi, con... beh, con il racconto di questa storia...”
Lo dissi semplicemente... onestamente...
rare volte ero stata altrettanto sincera e diretta prima di quel momento.
Gli sorrisi.
Poi mi voltai per entrare, ma all’ultimo ci ripensai e tornai a guardarlo...
“Grazie...” mormorai, mentre i miei occhi cercavano i suoi “Grazie... per esserci stato!”
La mia mano si sollevò, allora, e sfiorò appena la sua...
“Buonanotte, Guisgard!” sussurrai dolcemente.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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