Mamyon restò in silenzio a quelle parole di Clio.
Poi la vide avvicinarsi alla porta.
“Non saprei cosa dirti...” disse finalmente “... per me è tutto assurdo... ho sentito che i chierici sono scappati da questa città... mi sembra dunque chiaro che ora saranno molto lontani da qui... ma c'è il tuo amico in ballo ed io non ho il diritto di impedirti di intraprendere questo insensato viaggio, immagino... del resto io cosa sono? E' lui il tuo grande amico... lui che merita ogni tuo sforzo, ogni tuo sacrificio...” scosse il capo e si avvicinò ad una finestra “... allora vai, cosa aspetti? Va a cercare quel tuo Fiore... e fa presto, visto che il tuo amico sembra dipendere dal tuo successo... anche io ho i miei impegni... e non mi sono stati dati da sogni e visioni...” prese il suo mantello e si avvicinò alla porta “... e non temere, Clio... da oggi non ti importunerò più... sei libera dall'obbligo di sentirti mia madrina... da oggi ti lascerò in pace con il tuo viaggio, la tua ricerca e la liberazione del tuo amico...” aprì la porta e prima di sparire nel lungo corridoio, per la rabbia ruppe uno dei vasi nell'androne.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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