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Vecchio 25-03-2013, 19.07.52   #618
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Che aspetto” disse l'Arconte Meccanico a Guisgard “aveva quel sicario?”
“Era avvolto in un lungo mantello.” Rispose il cavaliere dopo un istante di silenzio.
Era infatti rimasto a fissare quello sguardo di Talia che aveva indugiato su di lui.
E ogni volta la principessa lo toccava con i suoi occhi, lui avvertiva strane e inspiegabili sensazioni.
E spesso si ritrovava a cercare quello sguardo di lei, anche quando appariva freddo e lontano.
“Se ci fossi stato io” fece Xouf “l'avrei di certo ucciso.”
Guisgard lo guardò senza rispondere nulla.
“Non doveva uscire vivo di qui.” Continuò Xouf.
“Tornerà...” mormorò Guisgard “... e così avrete la vostra occasione...”
I due si lanciarono varie occhiate di sfida.
“Buttarsi da qui” osservando la finestra Lhar “equivale a morte certa... per me si è suicidato...”
“Prima di lanciarsi” fissandolo Guisgard “si è preoccupato di avvolgere la mano mozzata nel mantello. Non credo sia una necessità di un aspirante suicida, non trovate?”
“In effetti avete ragione...” mormorò Kosev.
“Milord...” rivolgendosi Guisgard all'Arconte “... so per certo che quel sicario tornerà... ecco perchè questo luogo non è più sicuro per la principessa... chiedo di portarla in un altro posto, dove potrà essere protetta adeguatamente.”
“E' assurdo!” Esclamò l'Arconte.
“E dove portereste sua altezza?” Chiese il capitano.
“In un luogo segreto.” Rispose Guisgard. “Non voglio correre rischi.”
“Segreto anche per noi?” Domandò il capitano.
“Si.” Annuì Guisgard.
“Siete pazzo.” Ridendo l'Arconte. “Pazzo se credete che affiderei a voi sua altezza. E per portarla dove poi? In un luogo sconosciuto a tutti, tranne a voi? Avete perso il senno.”
“Qui è in pericolo.”
“Fate silenzio.” Lo zittì l'Arconte. “Attenetevi al vostro ruolo. Difendere la principessa e nulla più.” Si voltò verso Talia. “Ora riposate, altezza. I vostri cavalieri sorveglieranno l'intero palazzo.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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