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Vecchio 03-04-2013, 20.28.22   #727
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard guardava verso la finestra della stanza di Talia, senza però scorgere nulla, visto che la ragazza era celata dall'oscurità della sua camera.
“Presto la cena sarà servita, sir...” disse all'improvviso Tanis.
“Ehi, mi hai spaventato!” Esclamò Guisgard.
“Perdonatemi, probabilmente eravate sovrappensiero.” Fece la marionetta.
“No, sei tu che sei arrivato all'improvviso!”
“Non vorrei insistere, ma eravate fermo a fissare la stanza di vostra sorella.”
“Ma che dici!”
“Si, la vostra testa era rivolta proprio in quella direzione e le vostre pupille risentono ancora del vago riflesso del Sole morente sui vetri della finestra.”
“Insomma, cosa volevi?” Alzandosi il cavaliere. “Ah, si... si cena...”
“Si, a breve.” Fissandolo la marionetta. “Avrei una lista di piatti tra cui scegliere...”
“Sei anche un cuoco?”
“Naturale, sono specializzato.”
“Va bene... vedremo le signore cosa sceglieranno...”
“Benissimo.”
Guisgard allora si allontanò e raggiunse gli alloggi.
E quando fu sul punto di bussare alla porta di Talia, una voce lo fermò.
“Cosa fate?” Chiese Marijeta.
“Busso, no?” Voltandosi Guisgard. “In verità volevo passare per il balcone, sapete, è più romantico, ma c'è solo una finestra ed è anche molto in alto.”
“Siete sempre così spiritoso?”
“Sempre.” Sorridendo Guisgard. “E' una mia dote. Anche se non la migliore.”
“Risparmiatemela.”
“Siete un tantino acida, signora.”
“E' l'effetto che mi fanno i buffoni.”
“Si, decisamente acida.”
“Sicuro che siete un cavaliere?” Ironica la servitrice. “E non un pagliaccio?”
Lui rise.
“Avvertite sua altezza” disse poi “che presto si cenerà. Ah, ditele di non mettersi nulla di sfarzoso... non deve fare sfoggio della sua bellezza e della sua potenza qui...” le fece l'occhiolino “... vi attenderò sul terrazzo di fronte.” Ed uscì ad aspettarle lì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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