Cominciammo a percorre il sentiero e il paesaggio che ci circondava pareva tratto da una fiaba.
Senza problemi giunsimo nel pressi di una cappella.
Smontammo da cavallo e ci guardamno intorno incuriositi.
La porta dell'edificio era stata lasciata aperta ma nei dintorni non notai nessuno.
Entrati vicino sull'altare, posta proprio al centro, una sorta di candelabro a forma di croce e nel centro, all'interno, era posto un cerchio bianco che pareva composto da qualche farina. Mi avvicinai all'oggetto per vederlo meglio quando una voce misteriosa, proveniente dal fondo della navata, non ci spiegò il significato del manufatto.
Io e Urez ci voltammo stupefatti per aver scoperto di non esser soli.
Al nostro cospetto ci trovammo un bella donna, elegantemente vestita di bianco e azzurro, dai biondi capelli raccolti in trecce sulla nuca e un rosario tra i palmi delle mani. I suoi occhi, anch'essi di color azzurro cielo emanavano serenità e pace, così come il tono della sua voce.
"Sembra la Madonna" mormorai piano verso Urez, riportando alla mente un'immagine che avevo visto durante la processione nello strano villaggio in cui avevamo sostato.
Anche Urez pareva colpito e non aveva ancora proferito qualcuna delle sue pungenti frasi da so tutto io.
Mi avvicinai alla donna, ammirata e le domandai che posto fosse questo.Poi, incoraggiata dal sorriso della bella signora, le chiesi chi fosse e le spiegai prevemente il nostro viaggio, in particolare la scelta del sentiero al bivio, sperando di aver conferma della giusta scelta.
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[I][COLOR="Indigo"]Follow Your Heart But Don't Lose Your Head[/COLOR][/I]
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