“Forse” disse Guisgard a Talia “ciò che ci spaventa non sempre è un male, anzi...” la sua voce si fece più bassa, quasi un sussurro, nel pronunciare quelle parole “... e forse di quelle due fortezze solo una è davvero importante... voi...” fissandola con più intensità “... voi avete mai ascoltato davvero il vostro cuore? Facendo cessare tutte le altre voci intorno a voi? Ascoltando solo il vostro cuore?”
Ma proprio in quel momento arrivò Tanis.
“Oh, si, milady...” annuendo a ciò che poi Talia gli disse “... magari a voi daranno ascolto... vi condurrò da loro... prego...”
“Tutti i regni, stati e città sono retti da regimi” disse il Re “che si differiscono dal numero di coloro che detengono il potere.”
“A seconda” intervenne l'Alfiere “se il potere è in mano ad uno, a pochi o a molti.”
“E sono detti rispettivamente” fece il Pedone “Monarchia, Aristocrazia e Democrazia.”
“Tutte e tre queste forme di governo” sentenziò il Re “sono naturali e dunque positive.”
“Conoscono negatività solo quando mutano nelle loro forme corrotte” annuendo l'Alfiere “e ovvero in Tirannide, Oligarchia e Oclocrazia.”
“Ossia” completò il pedone “quando al re si sostituisce un capo illegittimo, quando alla nobiltà di sangue subentra quella di possesso e quando ai rappresentanti del popolo si sostituisce l'istinto della massa.”
“Ora bisognerà discutere” fissando gli altri due pezzi il Re “chi fra esse è la migliore. Io credo, senza timore di essere smentito, che la principale sia la Monarchia, visto che soddisfa in pieno la concezione che il potere scende dal Cielo e che se vi è un solo uomo a rappresentarlo il tutto è molto più semplice.”
“Io invece credo che la migliore sia l'Aristocrazia.” Disse l'Alfiere. “Se vi sono più uomini scelti da Dio, sarà più semplice tenere a bada le debolezze e i limiti di ciascuno.”
“Io ritengo che invece sia la Democrazia ad essere la migliore forma di governo.” Fissandoli il Pedone. “Voi, per le vostre tesi, partite da un errore di fondo... il potere è del popolo e sua è la sovranità. Per questo spetta ad esso eleggere i propri rappresentanti.”
I tre allora cominciarono a discutere animatamente.
“Signori!” Entrando Tanis con Guisgard e Talia. “Possibile che finiate sempre per litigare tra voi? Anche ora che abbiamo ospiti!”
“Allora saranno i nostri ospiti” voltandosi il Re “a fare da arbitri a questa discussione.”