"Io... io non lo so.." dissi con gli occhi sbarrati dall'agitazione.
Un attentato, il finimondo in città, chissà a Mamyon cos'era successo.
"..Lui, doveva proteggerla.. come è potuto accadere?" scossi la testa, con lo sguardo fisso fuori dalla finestra.
In un primo momento avrei voluto correre da lui, avere la certezza che stesse bene, che sarebbe tornato presto da me.
Poi, però, riflettei. Piombare all'interno del palazzo, con tutto quel trambusto, di certo non sarei stata ben accolta, sarei stata solo un intralcio.
Ma non potevo nemmeno starmene con le mani in mano, senza sapere nulla sulla sorte del cavaliere.
Iniziai a camminare nervosamente avanti e indietro, sotto gli occhi preoccupati di Densesu.
"...Credo che Mamyon abbia cose più importanti a cui pensare adesso, non può anche badare a me..." sospirai "..Gli ho promesso che sarei stata al sicuro.. che mi sarei fidata di lui..." sussurrai.
Mi avvicinai ad un tavolo, sopra il quale era poggiato un calamaio e alcuni fogli di pergamena. Ne piegai uno in due, lo strappai e iniziai a scrivere.
Mio Caro Mamyon,
ho udito il trambusto in città, e le malinconiche litanie. Sono addolorata per quanto accaduto alla principessa. So che avrai mille incombenze a cui badare, e che non sarò il primo dei tuoi pensieri in questi tristi momenti.
Ma ti prego, se puoi, di farmi avere tue notizie al più presto.
Sono in pena per te.
Tua
Clio
Piegai il foglio accuratamente e lo richiusi con la ceralacca, fermandolo con l'anello che portavo sempre al dito.
Mi rivolsi poi a Densesu.
"Credete che sia possibile far arrivare questo messaggio a Mamyon? Non ho intenzione di mettermi nei guai, ma devo sapere se sta bene.." dissi guardandolo speranzosa.
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