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Nella sciagurata notte del ventisette novembre dell'anno del Signore millenovantacinque Papa Urbano II ordinò alla cristinaità di armarsi contro gli infedeli islamici, nessun profeta di sventure avrebbe potuto minimamente immaginare quello che sarebbe accaduto nel suo tempo e nei tempi che si sarebbero succeduti, innescando un vortice di violenza senza fine che ancora avvinghia l'incertezza del tempo moderno, bizzarramente costruito su solidi fondamenti scientifici e tecnologici, ma costruito su basi d'argilla che fanno crollare ogni castello di carta ed ogni sicurezza...
Nell'assolata maratona americana, dove uomini e donne di questo tempo cercavano ristoro dalle sciagure di questo passaggio nefasto, l'odio, la violenza unita all'invidia ed al fanatismo, hanno fatto scoppiare l'ennesima rappresaglia senza fine, ed coloro che ci hanno rimesso, come accadde da quella tragica notte, sono sempre gli umili, i poveri e gli straccioni...
Taliesin, il bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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