“Magari” disse Guisgard a Talia “li ha inventati un cuoco innamorato della sua bella. O forse commissionati ad un cuoco proprio da qualche innamorato.” Sorrise. “E chissà che non contengano qualche ingrediente speciale... tipo un qualche filtro d'amore, come nella storia di Tristano e Isotta...” le fece l'occhiolino “... attenta, dunque...” ironico “... non mangiatene più, o potreste cadere vittima dei sortilegi d'Amore... e poi che fine farebbero quello sguardo freddo, i vostri modi distaccati, quell'aria altera, l'espressione indifferente? Insomma, poi addio principessa di ghiaccio.” Rise di gusto. “Eh, sarebbe un dramma se davvero questi dolcetti riuscissero nel miracolo di sciogliervi...” la fissò divenendo, per un momento, serio “... già, un miracolo...” e senza accorgersene il suo volto era vicino a quello della principessa. Così, come la sua bocca a quella di lei.