Quelle parole del cavaliere...
la sua mano che mi aveva sfiorata leggermente...
mantenni gli occhi ostinatamente bassi ed ogni mio muscolo immobile...
lui non sapeva, non poteva neanche lontanamente immaginare, quanto folle fosse stato quel gesto e quanto gravemente avrebbe potuto essere punito se a corte avessero mai anche solo sospettato che mi rivolgesse simili parole e attenzioni...
Andromeda, aveva detto...
Perseo e Andromeda...
ma io non ero l’innocente Andromeda...
e nessun Perseo avrebbe mai potuto sconfiggere il mio mostro.
All’improvviso, però, la voce di Abecedarius mi riscosse da quei pensieri...
sollevai lo sguardo, dunque, e lo puntai sul libro adagiato tra le braccia di Tanis.
Ed in breve, quella storia, conquistò tutta la mia attenzione...
i miei occhi erano larghi, fissi sul libro...
storie come quella mi erano sempre state proibite: fin da piccola, infatti, il maestro George non mi aveva mai permesso di distrarmi in simili testi... e ciò che avevo letto, lo avevo letto di nascosto.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
"Allora, miei signori..." chiese Abecedarius, fermando la sua narrazione "... è di vostro gusto questa storia?"
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“Oh, si!” risposi subito, senza pensare, con la voce alta e carica di eccitazione ed entusiasmo “Oh, si... è una storia magica... il buon Pars ed i suoi figli, una contrada nemica e prepotente e... poi quel cavaliere misterioso... e...”
poi me ne accorsi...
mi accorsi di aver, per un istante, perduto lievemente il controllo e di aver lasciato che l’emozione mi sopraffacesse...
abbassai di nuovo in fretta lo sguardo, dunque...
“Voglio dire...” mormorai, lievemente imbarazzata, lanciando un’occhiata fugace e Guisgard per poi guardare Abecedarius “Voglio dire che è una storia molto bella... vi prego... vi prego, continuate...”