“Questa è un'ottima idea, Elisabeth.” Disse Sawas. “Metteremo in scena proprio questo... la ricerca di un fiore... e parlando di questo, scruteremo con attenzione ogni reazione del re. Ci hanno detto che il re è ossessionato da un fiore? Ottimo. E noi con un fiore entreremo nel suo palazzo. Anzi, con più fiori, visto siamo... la Compagnia teatrale dei quattro fiori.”
“Sembra il nome di un romanzo.” Fece Orez.
“E la vita forse, come dicono i Capomazdesi, non è simile ad un grande romanzo?” Sorridendo Sawas.
“Purché” osservò Orez “abbia un lieto fine!”
“Ma come agiremo ora?” Chiese Enusia.
“Faremo in modo che sarà lo stesso re a chiamarci a corte.” Con un occhiolino Sawas.
“E come?” Sorpresa Enusia.
“Vedrai...”
Ritornarono così alla turbocarrozza che avevano ben nascosto al loro arrivo e cominciarono, secondo le indicazioni di Sawas, a prepararla per il loro piano.
Tende, tappetti, strane forme fatte con ferro filato e poi rivestite di sughero e dipinte, insieme ad altre trovate particolari, in breve camuffarono la turbocarrozza, facendola somigliare ad un carrozzone simile a quelli usati dagli attori itineranti.
Per i costumi Sawas fece adoperare altro materiale conservato nel baule del suo turbo veicolo.
Si trattava di mantelli di vario tipo, pettorali di cuoio, calzoni bretoni, palli da villani, pellicce dalmate e altri tipi di stoffe varie.
“Ecco...” indicò loro Sawas “... ora ognuno di noi si farà un suo costume e delineerà il proprio personaggio.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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