Rosmunda, a quelle parole di Cheyenne, sorrise commossa.
“Grazie...” disse in lacrime “... grazie di cuore...”
“Però dobbiamo sapere ogni cosa per poter riuscire in questa impresa.” Fece Urez.
“Solo questo dovete sapere...” fissandoli Rosmunda “... ogni notte giunge dall'Oltretomba quello spettro. E' la ragazza che cerca il suo prezioso fiore per poterlo interrogare sfogliandolo. Ma ella non lo trova e allora le sue apparizioni si ripetono ogni notte... per sempre, lasciando su questo luogo e su tutti noi solo tristezza e disperazione...”
“Ma siete sicura dell'esistenza di quello spettro?” Chiese Urez.
“Si.”
“E come?” Fissandola Urez. “L'avete forse visto?”
“No, ma di notte si sente il suo lamento.”
“Come fate a dire che sia il lamento di uno spettro?” Domandò Urez. “E non di un essere umano?”
“Perchè chi sente quel lamento” rispose Rosmunda “avverte subito un senso di sconforto e di disperazione. Le guardie ogni notte sentono quel lamento. Ed una delle sentinelle, proprio dopo averlo udito, si è gettata da una delle torri... si è tolta la vita per la disperazione.”
“Allora io direi di interrogare le guardie.” Disse Urez. “E di capire cosa davvero hanno sentito. Voi cosa ne pensate, Cheyenne?” Chiese poi alla ragazza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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