Le grida di disprezzo di quei cavalieri, poi le loro risate e le urla disperate di Densesu.
E ancora la risata del signorotto e infine quel silenzio insopportabile da parte di quella gente davanti alla terribile scena del pestaggio di Mamyon.
E solo dopo quelle frecce lanciate in maniera disperata da Clio.
Solo due però andarono a segno.
La prima si conficcò nella spallina di uno dei cavalieri, facendolo arretrare e poi barcollare per la ferita.
La seconda invece raggiunse il braccio del signorotto, strappandogli un forte grido di dolore.
E nel vedere il loro signore cadere all'indietro e sbraitare sofferente, i suoi cavalieri smisero di pestare Mamyon e corsero da lui.
“Maledetti cani!” Disse inferocito il signorotto, mentre i suoi tentavano di strappargli via quella freccia dal braccio. “Chi è stato fra loro? Chi fra questi villani ha osato tirarmi una freccia? Chi? Li farò impiccare tutti e donerò le loro donne e i loro bambini ai miei soldati!”
Ma proprio in quel momento giunsero dalla foresta altri uomini a cavallo.
E anche quelli erano cavalieri.
“Fermi tutti!” Intimò quello che li guidava. “In nome di Sua Signoria l'Arciduca!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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