Nel mio primo giro di ronda per le strade di Camelot, stamattina ho trovato dei versi lasciati da un anonimo amante, che si firma come il "più innamorato uomo del mondo..."
“La notte conosce tutto...
Conosce ogni cosa attraverso il suo spirito fluttuante, incerto, fatto di contrasti, di giochi di luci e ombre, riflessi assorti e bagliori assopiti...
La notte non ha volto e ne assume uno diverso ad ogni ora, per quella sua abitudine, fatta di poeti e cantori, di far suo ogni paesaggio e sentimento...
La notte è ladra di versi, di ricordi, di sogni...
Li sottrae alla campagna, dipinta di giorni e di Primavere, di uva pallida e ulivi maturi...
E forse, la notte, ascolterà anche me, sazia della sua vecchia Luna, appagata delle selve screziate d'Aprile e di tutti gli sciami di stelle così carichi di desideri perduti...
La notte è come un giardino, ora lo so...
Un giardino fatto di crepuscoli, sere e poi del chiarore dell'alba...
E le nostre anime che si ritroveranno agli antipodi...
Perchè lì si perde ciò che è conosciuto...
E lì si trova ciò che ignoriamo...
Lì è l'Amore...”
E forse la notte si apprezza di più, come tutte le cose del mondo, quando è ormai svanita... buongiorno, Camelot
