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Vecchio 02-05-2013, 20.53.20   #1074
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Vi ordiniamo” disse il bambino “di non ascoltare alcuna parola di questa donna. Non avrà mai il nostro fiore.”
La situazione stava precipitando.
Sawas allora comprese che doveva riflettere.
E in fretta.
Fissò Enusia e poi Orez, che in quella situazione avevano cercato il suo sguardo, facendo loro un cenno.
Allora memorizzò la distanza che lo separava da Elisabeth e poi dall'uscita della serra.
Un attimo dopo estrasse dalla tasca due fialette che fece poi frantumare a terra, liberando da esse una densa nuvola che in un attimo rese nulla la visibilità.
Orez ed Enusia, messi in guardia dal cenno di Sawas, corsero verso l'uscita e la stessa cosa fece l'illusionista appena preso per mano Elisabeth.
E nell'uscire dalla serra, Sawas lanciò altre due fialette al suo interno, liberando stavolta un potente anestetico.
“Presto...” rivolgendosi ai suoi “... dirigiamoci verso l'uscita del palazzo, prima che qualcuno trovi il re ed i suoi senza conoscenza in quella serra...”
“Riusciremo ad uscire da qui?” Impaurita Enusia.
“Siamo fortunati” fece Sawas “che la serra sia vicina all'uscita... se ci fossimo trovati ancora a corte, ci avrebbero presi praticamente subito... ora siate il più naturali possibile... avremo una possibilità di farcela solo se appariremo tranquilli...”
Poi si fece consegnare il vaso col fiore da Orez e lo nascose nel suo mantello.
Raggiunsero così l'ingresso, dove si trovavano due sentinelle.
“Dove siete diretti?” Chiese una di quelle.
“Abbiamo mostrato a sua maestà” rispose Sawas “alcune cose del nostro spettacolo. Ora dobbiamo prendere ciò che resta del materiale per prepararlo.”
“Cosa nascondete sotto il mantello?”
“Nulla.” Fissandolo Sawas.
“Mostratemelo o da qui non uscirete.”
“Amico mio, io sono un illusionista e non posso svelare ad alcuno i miei trucchi. Ne va della mia reputazione.”
“Poche storie” irritata la sentinella “e mostratemi cosa nascondete.”
Sawas allora aprì il mantello e saltò fuori un coniglio, che poi cominciò a correre per l'androne.
“Che mi prenda un colpo!” Esclamò la sentinella. “Come ci siete riuscito?”
“Ora chiedete troppo, amico mio.” Sorridendo l'illusionista.
La sentinella annuì e finalmente li fece uscire dal palazzo.
“Dobbiamo raggiungere la turbocarrozza e lasciare questa città.” Mormorò Sawas appena furono fuori.
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