La donna annuì a quelle parole di Clio e fece loro cenno di seguirla.
Così, li condusse al piano superiore della villa, mostrando ai tre visitatori alcune camere.
“Il cavaliere ferito” disse “e l'uomo che lo accompagna prenderanno possesso di questa camera. Mentre voi, milady, alloggerete in questa accanto. In esse troverete bende ed acqua fresca.”
Queste ultime parole stupirono Mamyon.
Come poteva una villa così decadente e fatiscente avere a portata di mano bende pulite ed acqua fresca?
“Ditemi, signora...” fissandola il cavaliere “... vivete qui da sola?”
“Si, cavaliere.” Rispose. “La colazione domani sarà servita alle otto. Alle dieci sarà celebrata la Messa, nella cappella di famiglia. Vi auguro un sereno riposo.” Ed andò via.
“Perchè ci ha mentito?” Fece Densesu. “Dice di vivere qui da sola, ma noi abbiamo sentito quelle voci.”
“Già, vorrei proprio saperlo...” mormorò Mamyon.
“Forse erano fantasmi.” Sarcastico Densesu.
“O forse è lei stessa un fantasma...”
“Cosa vuoi dire?”
“Che questa casa e tutto ciò che la circonda” rispose Mamyon “sembrano il frutto di un incantesimo... di una magia...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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