Giacomo d' Occinani era un mercante che si arricchì notevolmente sotto Antio I, Arciduca di Capomazda.
Giacomo infatti, a causa del suo lavoro, si trovava spesso in viaggio e frequentava non solo le più grandi città del regno, ma anche la sua favolosa capitale.
E dai suoi viaggio portava alla corte dell'Arciduca giochi e passatempi tra i più nuovi e ricercati, che venivano così offerti al piccolo Ardeliano, figlio di Antio, per la sua educazione.
Un giorno, Giacomo portò al futuro Arciduca una baule molto particolare.
“Al suo interno” disse il mercante al piccolo taddeide “vi sono moltissimi giochi. Ma per aprirlo bisogna trovare la giusta combinazione.”
Il baule, infatti, presentava sul davanti alcune tavolette scorrevoli, sulle quali erano dipinte varie immagini.
E facendo muovere le tavolette mobili si doveva formare una successione secondo un filo logico.
“Ogni tavoletta” continuò Giacomo “è collegata ad un'altra per via di un particolare e così facendo, una dopo l'altra, le tavolette daranno la combinazione esatta che farà aprire il baule. Partendo dal presupposto che la prima tavoletta, che raffigura il mitico Ercole, è fissa, così come l'ultima, sulla quale è rappresentata l'immagine di un labirinto, bisogna inserire le altre in successione e quindi formare una catena ideale.”
E mostrò le sette tavolette al piccolo Ardeliano:
“1) Quella di Ercole (prima).
2) Quella con Giulia Maggiore, figlia di Ottaviano Augusto.
3) Quella raffigurante alcuni cavalieri in un palazzo.
4) Quella con San Giorgio.
5) Quella con il mitico Giasone.
6) Quella con Carlomagno.
7) Quella del Labirinto (ultima).”
Ardeliano riuscì a comporre la giusta successione delle tavolette ed aprì il baule, scoprendo così moltissimi nuovi giocattoli.
E voi dame e cavalieri, riuscite a trovare la giusta successione delle tavolette illustrate?