“Si.” Disse l'uomo a Talia. “Si, è morto. E nessuno poteva farci nulla. Nessuno poteva. E nessuno potrà.” Prese il fazzoletto dalla mano della ragazza. “E ora non ne resta che uno soltanto... l'ultimo...” restò a fissarla “... avete detto di essere un'amica... amica di chi? Dei Taddei? Loro non hanno amici. O servi, o nemici.”
Intanto il corteo andava scemando.
Era ormai quasi sera e l'ultimo saluto dei presenti fu dato alla bara del vecchio industriale.
Ormai la mente di tutti loro era già volta al giorno seguente, quando sarebbe stato presentato il successore di Robert de' Taddei.
Successore al suo impero, al trono economico di Capomazda City e forse al suo stesso destino.
Il cimitero stava chiudendo e l'inquietudine del crepuscolo, con i suoi antichi fantasmi, i suoi segreti inconfessabili e quella percezione di vuoto che anima senza senso infinite vite, calava lentamente, come una lunga ed inesorabile ombra, sulla gotica ed incantata città.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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