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Vecchio 10-05-2013, 20.08.11   #1154
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard guardò nello specchietto ed un vago sorriso apparve sul suo volto.
“Si, è una macchina rubata questa...” disse poi rivolto a Talia “... ma ciò che più mi secca è che la mia Mercedes era nuova...” scosse il capo “... per non parlare del mio giubbotto di pelle...” la guardò “... su, dovrebbe essere fiera e lusingata... gli uomini fanno a gara per darle un passaggio.” Rise. “Chi sono io? Eh, mi creda... stanotte non penso sia una buona domanda da fare...” tornò a fissarla e sorrise “... però farò fino in fondo il gentiluomo e non la lascerò in strada con questi casini...”
La macchina allora continuò la sua corsa, fino a sfrecciare verso la parte alta della città.
Ad un tratto una maestosa sagoma appare davanti a loro.
Era un grande palazzo che si stagliava nell'incerto chiarore dell'alba nascente.
Una costruzione dalle fattezze gotiche, che il chiaroscuro rendeva quasi surreale.
Guisgard allora azionò un telecomando e sulla vegetazione i fari dell'auto illuminarono un cancello che cominciava ad aprirsi.
La macchina lo attraversò e poi il cancello si chiuse dietro di loro.
Alla fine l'auto concluse la sua corsa entrando in un grande garage sotterraneo.
“Eccoci...” fece Guisgard “... ora possiamo scendere. Qui saremo al sicuro.”
Ed aiutò Talia, ancora scossa, a scendere dall'auto.
Ad un tratto arrivò qualcuno.
Era un uomo anziano.
“Oh, Cielo...” guardando Guisgard “... signorino... signorino Guisgard...”
“Kuon!” Esclamò Guisgard. “Kuon, vecchio mio!” E i due si abbracciarono.
“Signorino...” stringendolo il maggiordomo “... come stai? Oh, forse dovrei darti del lei ora...”
“Smettetela!” Fece Guisgard. “Il tu andrà benissimo! Piuttosto, eviterei quel signorino... sono cresciuto ormai...” sorrise.
Kuon sorrise ed annuì.
Guardò poi Talia.
“Oh, non sapevo che...” stupito il maggiordomo “... i miei complimenti, signore... è davvero incantevole.”
“Eh, non è come credete, vecchio mio.” Voltandosi verso Talia e guardandola tutta ora che il pericolo era passato. “Non è una mia conquista, purtroppo...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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