Continuai a fissarlo, ma in silenzio...
lo fissavo guidare, parlare con quel vago sorriso sulle labbra...
lo fissavo e mille domande si accalcavano nella mia mente, eppure non ne posi neanche una...
lo guardavo e basta... lo guardavo.
Ed fu, probabilmente, per questo motivo che non notai la strada che stava imboccando...
a almeno non la notai finché non varcò quel cancello.
Attraversammo la proprietà e poi entrò in un garage...
mi aprì la portiera ed io scesi...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Ad un tratto arrivò qualcuno.
Era un uomo anziano.
“Oh, Cielo...” guardando Guisgard “... signorino... signorino Guisgard...”
“Kuon!” Esclamò Guisgard. “Kuon, vecchio mio!” E i due si abbracciarono.
“Signorino...” stringendolo il maggiordomo “... come stai? Oh, forse dovrei darti del lei ora...”
“Smettetela!” Fece Guisgard. “Il tu andrà benissimo! Piuttosto, eviterei quel signorino... sono cresciuto ormai...” sorrise.
Kuon sorrise ed annuì.
Guardò poi Talia.
“Oh, non sapevo che...” stupito il maggiordomo “... i miei complimenti, signore... è davvero incantevole.”
“Eh, non è come credete, vecchio mio.” Voltandosi verso Talia e guardandola tutta ora che il pericolo era passato. “Non è una mia conquista, purtroppo...”
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Ero imbarazzata... imbarazzata da tutta quella situazione...
Non sapevo dove fossi, ma questo stranamente non mi turbava... ora, però, forse, ero anche un po’ a disaggio...
“Oh...” mormorai “Lei... lei è stato molto gentile ad avermi dato questo... passaggio... davvero molto! Ma... ma non vorrei essere un disturbo, perciò... perciò, se sarà così gentile da prestarmi un telefono, io credo... credo che potrei chiamare un taxi e togliere così l’incomodo...”