Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Nel frattempo, al pianterreno, Talia era con Kuon.
“Magari, signorina, non ha voluto rischiare.” Disse sorridendo Kuon. “Rischiare un suo rifiuto. Non capita tutti i giorni, se posso permettermi, di incontrare una ragazza come lei e il signor Guisgard, credo di poter dire, è molto sensibile alla sua bellezza. Ma condivido la sua perplessità. Anzi, se posso permettermi un suggerimento, direi di farlo penare un pochino. Del resto il signor Guisgard ha bisogno di qualche regola. Almeno per quanto riguarda la sfera, diciamo, personale. Quindi io sarò, in questo, suo alleato.” Rise appena. “Preparo una cioccolata calda? Ovviamente solo per noi due. E magari con qualche biscotto. Naturalmente i preferiti del signore. Biscotti che mangeremo invece solo noi due.” Sorrise ancora. “E dopo ci prepareremo per il pranzo. Pranzo di cui, ne sono certo, lei sarà la madrina.”
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Fissai l’uomo per qualche istante... stupita...
“Io...” iniziai poi a dire, piano “Io veramente credo che voi abbiate frainteso... noi... noi davvero ci siamo conosciuti solo pochi minuti fa... lui... lui stava per investirmi con la sua macchina, e poi...”
Esitai, ma pensai che forse non era il caso di preoccuparlo con la storia degli spari... no, mi dissi, non era il caso...
“Poi... poi non so neanche bene come sono finita su questa macchina... e non so perché mi abbia portata qui... ed io... si, lui è stato molto gentile con me, ma io non posso accettare...”
Di nuovo esitai e fissai quell’uomo che mi stava ascoltando balbettare e tentennare con un sorriso gentile sulle labbra e con un garbato interesse negli occhi...
“Io...” iniziai a dire, ma poi, con un sospiro ed un lieve sorriso, mi arresi a quello sguardo buono “E va bene... va bene... in effetti, forse, una cioccolata calda sarebbe proprio ciò di cui avrei bisogno... sì, ne avrei proprio bisogno... ed anche... anche quei biscotti, li accetterei volentieri...”
Ci osservammo per un attimo, con la vaga sensazione che quell’anziano maggiordomo avesse il dono di comprendermi... poi, senza aggiungere altro, mi apprestai a seguirlo docilmente fuori da quel garage...