Guisgard, a quelle parole di Talia, cambiò espressione e divenne cupo.
“Si, forse...” bevendo un po' di quella Coca Cola “... assaggi questo panino... le assicuro che nessuno sa farli come Kuon...” sorridendo “... si, Kuon è incredibile... è un uomo straordinario... forse l'unica persona al mondo capace di sopportarmi...” morse il panino “... questo è particolare...” indicandolo a Talia “... di sicuro non c'è niente di simile dalle sue parti, mi creda... questa particolare varietà di broccoli cresce solo qui ed ha un gusto ed un sapore particolare... e le salsicce, aromatizzate, vengono messe nel panino appena tolte dalla brace... è questo il segreto...” gustandolo “... magnifico...” la fissò “... avanti, assaggi. E non si fermi al sapore piccante, anche se le sembrerà troppo all'inizio. Lo assapori lentamente... chiudendo gli occhi... gustandolo piano... sentirà tutto il sapore di questa magnifica terra...”
In quel momento arrivò Kuon.
“Signore...”
“Cosa c'è, Kuon?” Voltandosi Guisgard.
“E' accaduto qualcosa...”
“Cosa?”
Mise allora il tablet sul tavolino e mostrò al suo padrone le immagini del furto al museo.
“Gli occhi di quell'uomo...” fissando il piccolo schermo Guisgard “... sono gli stessi di colui che ha rivendicato il video terroristico... è il capo delle Tarantole Rosse...”
“Cosa cercavano secondo te al museo?” Chiese Kuon.
“Il Codex Nolhiano...” mormorò Guisgard.
“Signore?” Stupito Kuon.
“Me ne ha parlato Padre Nicola...” con occhi di ghiaccio l'ultimo dei Taddei “... cercano il Codex quei maledetti...”
“E' così prezioso questo codice, signore?” Domandò il maggiordomo.
“Si...” annuì Guisgard “... credo di si... per questo dobbiamo arrivare ad averlo prima di loro...” e restò a fissare gli occhi di quel criminale sul tablet.