Il primo imperatore della dinastia Ming era intento a mangiare un biscotto, quando un servitore gli annunciò che Liu Po Wen, il mago di corte, chiedeva di essere ricevuto. Rapidamente il sovrano infilò il biscotto mezzo consumato sotto ad una tazza e poi, appena il mago fu in sua presenza, gli chiese cosa avesse appena nascosto.
“E' tondo come il Sole o la Luna e un pezzo è stato staccato dai denti di un drago d'oro.” Disse il mago.
Fu proprio in ricordo di questo episodio, che gli aveva fatto guadagnare la fiducia dell'imperatore, che Liu Po Wen, intorno al 1370, scrisse “Il Poema del Biscotto”, un'opera profetica che presenta molti punti di somiglianza con le famose Centurie di Nostradamus.
Come il misterioso testo del veggente francese, anche il Poema del Biscotto è scritto in un codice particolare, che richiede una profonda conoscenza dell'evoluzione dei caratteri cinesi per essere interpretato.
E come le celebri Centurie, anche l'opera di Liu Po Wen è stato ristampata infinite volte e le sue profezie, o per lo meno quelle decodificate, sono state confrontate con i fatti accaduti realmente.
Secondo gli esperti, le profezie del Poema del Biscotto sono molto accurate fino al 1911, per poi divenire più vaghe e confuse.
Forse perchè Liu Po Wen aveva deciso di mettere fine alle sue profezie con il tracollo del suo mondo, ossia quello della Cina Imperiale.
Il 10 Ottobre 1911, infatti, scoppiò la rivoluzione nazionalista di Sun Yat Sen.
Il 1 Gennaio del 1912 fu dichiarata la Repubblica e il 12 Febbraio l'ultimo imperatore Ch'ing abdicò, facendo cadere il più longevo impero della storia e chiudendo un periodo durato tremila anni.
